Istruttore Di Nuoto
Promotore Di Attività e Personal Trainer
In questi ultimi anni abbiamo assistito a una trasformazione all’interno degli impianti natatori, siamo passati da copiose liste d’attesa ad una significativa riduzione del numero di iscritti.
Si è poi verificato uno spostamento dell’interesse degli utenti da attività prevalentemente legate al nuoto, a proposte più varie e articolate legate al fitness in acqua. Questi cambiamenti ci impongono delle riflessioni importanti. Ovviamente bisogna partire dal presupposto che tutte le figure che operano all’ interno di un impianto natatorio sono importanti, ma in questa situazione gli istruttori diventano di fondamentale importanza: se si riflette con un po’ di attenzione si capisce che il rapporto diretto che hanno con gli allievi, anche per periodi prolungati, diventa un elemento a cui non si può rinunciare. Avere un rapporto diretto con gli allievi, infatti, mette gli istruttori nella condizione di poter diventare dei veri e propri promotori delle attività. La condizione necessaria per essere dei bravi promotori è quella di essere motivati; essenziale è la conoscenza di tutte le attività che si svolgono all’interno dell’impianto natatorio e le capacità di dare delle informazioni su tutte le proposte didattiche che vengono svolte nella struttura.
Non dobbiamo mai dimenticare che all’interno degli impianti natatori oggi si svolge un numero molto ampio di attività che sono rivolte ad un panorama di allievi molto vario.
Se l’allievo più giovane è il bebè di pochi mesi, e quello più anziano ha superato abbondantemente gli ottant’anni, si può affermare che la varietà di proposte per soddisfare esigenze così diverse non trova eguali in nessun altro impianto sportivo.
Bisogna dunque essere in grado di dare le giuste informazioni ai bambini, agli, adulti, agli anziani, ai genitori, agli allievi con disabilità, ecc….
Il rapporto diretto dell’istruttore con queste categorie fa sì che egli diventa determinante al fine della promozione delle attività.
Il bravo istruttore è in grado di motivare gli allievi, sa porre i giusti obiettivi nell’attività, sa far percepire i progressi, riesce a trovare la strategia per fidelizzare l’allievo e per farlo continuare nell’attività per lunghi periodi. Dobbiamo quindi porci una domanda: come far diventare gli istruttori dei bravi promotori?
Ritengo che uno degli strumenti da utilizzare sia l’organizzazione di riunioni periodiche nelle quali si forniscono tutte le informazioni utili e necessarie per gli istruttori.
Il responsabile delle attività dovrebbe organizzare periodicamente degli incontri con gli istruttori tenendo presente questi suggerimenti:
- dare sempre le necessarie informazioni relative all’organizzazione delle attività
- dare informazioni sui periodi di apertura e chiusura dell’impianto
- dare informazioni sulle nuove proposte che si stanno elaborando
- dare informazioni dei cambiamenti di orario e delle variazioni delle attività
- fare in modo che gli istruttori siano portavoce delle esigenze degli allievi e raccogliere i loro suggerimenti
- cercare sempre il confronto per trovare soluzioni condivise
L’istruttore infatti può diventare un ottimo transfer per far arrivare le informazioni agli allievi e allo stesso tempo per raccogliere i loro desideri – va tenuto presente che anche la segreteria ha un ruolo molto importante in questo senso.
Rispettare questa imposizione è certamente compito del responsabile delle attività e può diventare un punto di forza per l’organizzazione.
Oltre ad essere un promotore di attività, l’istruttore è anche un personal trainer. Oggi infatti ci troviamo di fronte ad una platea di allievi molto più esigente di una volta e molto più preparata: viviamo nell’epoca di internet, delle informazioni facili e veloci. In tempi rapidissimi tutti sono in grado di verificare le conoscenze, confrontare le risposte e avere tutte le indicazioni necessarie. Gli allievi inoltre, spesso provengono da esperienze diverse e dalla pratica di altre discipline sportive che gli hanno permesso di confrontarsi con organizzazioni ed impostazioni differenti.
Pertanto, la preparazione dell’istruttore, una volta finalizzata prevalentemente all’attività sportiva del nuoto, oggi sempre di più deve essere ampia e articolata per permettergli di diventare un personal trainer a 360° e oltre alle conoscenze didattiche gli istruttori devono possedere le necessarie conoscenze di anatomia, di fisiologia e di psicologia che possono permettergli di andare incontro alle esigenze delle diverse fasce di età. Probabilmente in nessun’altra disciplina sportiva l’istruttore raggiunge competenze così ad ampio raggio.
Quotidianamente verifichiamo che le persone che frequentano le piscine dimostrano di apprezzare il livello di preparazione degli istruttori e questo aspetto deve essere tenuto in considerazione. Un’altra riflessione deve essere fatta sugli utenti che provengono da esperienze di attività in palestra dove l’organizzazione è molto concorrenziale, non solo per quanto riguarda le tariffe, ma anche per le modalità organizzative. Ad esempio, nelle palestre l’organizzazione prevede che ci sia un colloquio iniziale nel corso del quale le persone hanno la possibilità di esporre le proprie necessita, c’è un istruttore che formula dei programmi di lavoro, vengono fatte delle verifiche periodiche sull’andamento delle attività, vengono cambiati i programmi di lavoro con una certa periodicità, cose che in piscina si fanno in maniera molto diversa e più faticosa.
In palestra l’organizzazione prevede:
- Colloquio individuale
- Programma personalizzato
- Programma aggiornato periodicamente
- Consigli specifici durante l’attività in base alle esigenze
L’istruttore di palestra, inoltre periodicamente si confronta con l’allievo, ad esempio quando cambia i programmi di lavoro, ed ha la possibilità così di raccogliere delle informazioni che gli permettono di verificare anche il grado di apprezzamento delle attività proposte e soprattutto capire quali siano le aspettative del cliente. In piscina questa organizzazione è più difficile da ottenere, ma è fondamentale verificare alcuni aspetti dell’attività:
- Quale rapporto ha l’istruttore con il suo gruppo e con i singoli allievi?
- È in grado di accogliere nel giusto modo gli allievi che arrivano per la prima volta?
- Ascolta le esigenze dell’allievo?
- È in grado di dare dei consigli attendibili?
- È in grado di porre degli obiettivi?
- È in grado di far percepire i progressi degli allievi?
- È in grado di motivare gli allievi?
- È in grado di organizzare le attività?
- Quali strategie didattiche adotta durante la lezione?
Inoltre, va sempre tenuto presente che la scuola nuoto è un’attività di gruppo e quindi l’istruttore deve saper sfruttare le dinamiche di aggregazione che prevedono un coinvolgimento di tutti gli allievi, al fine di portarli a continuare le attività per periodi lunghi.
Relativamente ai suggerimenti che si possono dare ai responsabili dell’impianto si può affermare che a volte è indispensabile guardare l’attività in termini generali facendo un auto analisi delle proprie organizzazioni e chiedendosi:
- Quanti promotori abbiamo tra i nostri istruttori?
- Quanti personal trainer?
Fatto questo esame, è obbligatoria una riflessione: non si può pensare che gli istruttori che hanno appena terminato il corso federale siano capaci di realizzare tutto questo, ma è fondamentale che ogni impianto preveda un percorso di approfondimento interno prolungato nel tempo.
In termini di formazione ritengo che la strategia vincente preveda che si parta dai problemi pratici che emergono dall’analisi delle attività svolte in vasca per arrivare a dare delle spiegazioni teoriche e ad elaborare strategie che permettano di migliorarle. Aggiornamenti organizzati in questo senso saranno in grado di stimolare la formazione degli istruttori, far crescere le loro conoscenze e competenze, per potersi trasformare nel motore che trascina gli allievi.
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